Autobiografia
Laganà Domenico Giovanni figlio dei defunti Laganà Demetrio commendatore del lavoro e Campolo Giovanna donna unica esemplare. Hanno procreato 11 figli nati tutti in casa di cui io che sono il 7° nato il 02-09-1936 di mercoledì con luna piena segno zodiacale vergine, pignolo e preciso in tutte le mie funzioni familiari e sociali. Uomo laborioso e fermo di carattere dedito al lavoro e alla sua famiglia con durevole costanza ho studiato con poco successo anche perché distratto dal lavoro d’impresa di costruzione di papà presenziando in vari cantieri: Benestare, Ortì, Arasì, Perlupo e dintorni. Di seguito ho preferito portare avanti l’attività commerciale di papà che era solo deposito di cemento, per i fabbisogni dei nostri cantieri, sito in Via Nazionale 124 di Pellaro. Sono partito dal 1956 al 1958 in marina militare pur essendo il 3° figlio maschio e quindi esente dal servizio militare. Ne godette l’esenzione mio fratello Nicola più grande di me. Nel servizio militare di 24 mesi sono stato a Taranto per il reclutamento a San Vito per il corso di specializzazione presso le “Scuole TLC” conseguendo brillantemente il brevetto di R.T.F. Radio Telegrafista piazzandomi tra i primi 10 acquisendo il diritto di scegliere la mia destinazione per il resto della ferma. Ho scelto Messina presso la difesa militare e precisamente alla stazione di servizio del semaforo di San Ranieri. Così viaggiando da Messina a Pellaro alla capitaneria di Reggio Calabria ho conosciuto, in distaccamento, il Maresciallo capo La Motta che mi convinse di andare a fare il sottordine con lui a Reggio Calabria, e così fu. Passato l’inverno, mi fece trasferire all’isola di Pantelleria dove contento ho potuto svolgere la mia passione di pesca subacquea fino al congedo avvenuto nel settembre del 1958. Congedato continuai a commerciare, mezza giornata al negozio e mezza giornata in cantieri edili di papà. Quel po’ che riuscivo a vendere in parte lo consegnavo di notte a domicilio, cemento, tubi ecc… Di seguito vendevo anche elettrodomestici e tv che installavo a domicilio di notte o di domenica, fino a quando, con grandi sacrifici riuscii a costruire un rustico e trasferirmi in Via Sottolume 10 di Pellaro. All’età di 38 anni, e precisamente il 28/09/1975, ho sposato la mia affettuosa, riconoscente e laboriosa Caserta Caterina che ha procreato 3 figli, che sono la nostra gioia, di cui ne siamo fieri per il loro comportamento di vita, dandoci la forza di andare avanti. In particolare, sono stati bravissimi e diligenti a scuola. Tutti e tre laureati brillantemente. Ad oggi, Stefania con il nipotino Adriano ed il marito Fausto, Marcella con il marito Luca, due generi di cui ne sono fiero ed orgoglioso, Demetrio, già laureto, sta per completare la specialistica a Cosenza. Contro la volontà preoccupante di papà, ho fatto costruire l’attuale capannone (prima che passasse la superstrada). Di seguito ho fatto costruire il piazzale con conseguenti problemi bancari in particolare con il Mediosud, dove tutt’ora risultano pignorati i miei beni a suo favore. Nel 2001 ho avuto un intervento al cuore, con la sostituzione della valvola aorta ed un bypass, all’ospedale Niguarda di Milano con la riabilitazione fatta a Bellano sul Lago per mia scelta e di qui in poi ho potuto constatare il riscontro affettuoso della mia famiglia, del popolo amico, dei miei operai e dei miei clienti affezionati di cui sono a tutti grato. Amo la vita, la natura, la pesca e tutto ciò che mi circonda; amici e parenti, ma con particolare affetto la mia famiglia che mi da forza e gioia di lottare per andare avanti. Il tempo libero l’ho sempre dedicato all’agricoltura, vigneto, uliveto, alberi da frutta e di imboschimento, giardinaggio in genere, zappare, innestare e coltivare. Aspettando il completamento della mia vita, da anni ho cominciato a scrivere poesie dove do risalto ai miei sentimenti di persona vissuta, sofferta e realizzata.